Questo fine settimana siamo venuti à trovare il pater a Gisenyi, régione dell’ovest del Rwanda, al confine col Congo.
Già dal tragitto (4 ore di curve e salite) sul mini bus I paesaggi e l’atmosfera cambiano rispetto alla capitale. Le colline lasciano posto alle montagne e ai vulcani in lontananza.
Il venerdi sera abbiamo cenato col vescovo ed I preti, ormai sono abituata ad essere sola in mezzo agli uomini 😂. Molte risate, molto alcool e molti discorsi!
Sabato siamo riusciti a svincolarci dall’ invito del vescovo per andare ad assistere all’ordinazione dei nuovi sacerdoti e ci siamo goduti a pieno questa splendida regione.
Prima abbiamo fatto un giro a Nyundo, all’interno del territorio dell’episcopio, che sembra un piccolo ecosistema isolato, tutto verde e circondato dalle colline. Dei bambini giocavano con degli aquiloni costruiti con dei teli di plastica, altri trasportavano delle canne da zucchero… Valentin ne ha approfittato per conmprarne una per la modica cifra di 25 centesimi, ne abbiamo mangiato (o meglio succhiato), un quarto, il resto lo abbiamo regalato ai bambini.
Poi abbiamo raggiunto alcuni amici conosciuti a Kigali che per caso si trovavano anche loro qui per il finesettimana e ci siamo parcheggiati in un bar sul lago, dove Valentin ha mangiato il miglior pesce arrosto della sua vita (e menomale che era buono perché ci hanno messo quasi 2 ore a préparare). Io rimango fedele ai miei adorati spiedini di manzo. In tutto, con le bevande incluse abbiamo speso meno di 10euro per tutti e due!
Poi il cielo ci ha regalato un tramonto spettacolare, avevamo troppa voglia di buttarci nel lago arancione, ma non avevamo il costume, quindi ci siamo accontentati di bagnarci I piedi.
Qui in Rwanda alle 18 tramonta il sole ed é subito buio pesto, quindi comincia la festa ! Tutti ballano senza farsi problemi, si incontrano nuove persone e si fanno nuove amicizie con una facilità estrema, complice anche l’alcool, che scorre a fiumi non solo dai preti 😉.
Nonostante tutto Domenica siamo riusciti a svegliarci in tempo per andare alla messa d’elle 9. Qui ci sono 3 messe al giorno nella cattedrale, tutte strapiene. Mentre stavamo salendo la salita che porta in chiesa vediamo un enorme gruppo di bambini che circondano qualcosa… Era papà che li intratteneva con il suo trucchetto del filo invisibile.
Dopo la messa abbiamo preso un taxi moto fino alle sorgenti d’acqua calda… caldissima! La temperatura doveva aggirarsi intorno ai 60 gradi, grazie all’attività vulcanica sotto al lago. Gli abitanti locali ci si immergono per curare rumatismi ed altri mali, il segreto per non sentire che brucia è di rimanere immobili.
Poi giretto in barca con una guida locale e pranzo con pesce fresco che si compra dai pescatori locali e si fa preparare dai ristoranti intorno al lago per 3,5€. Si mangia rigorosamente con le mani e persino io, che detesto il pesce, ho apprezzato!