La quaresima
Quaranta giorni prima della Pasqua
Quaranta giorni? Quanti giorni tra mercoledì delle ceneri e la Pasqua? Più di 40! Perché?
Perché 40 giorni e non di più o di meno? Altri eventi con 40:
- Gesù rimase 40 giorni/notti nel deserto;
- Mosè rimase 40 giorni/notti sulla montagna;
- Al tempo di Noè prioveva per 40 giorni/notti di seguito (Genesi);
- Il popolo rimase per 40 anni nel deserto dopo l'esodo dall'Egitto (Esodo);
- Dalla Pasqua all'Ascensione trascorrono 40 giorni (Atti);
- Il regno di Davide, Saulo, Salomone era di 40 anni?
Quaranta è più di una indicazione matematica: ha un significato simbolico. Da dove provengono i significati simbolici dei numeri? Dall'osservazione del mondo intorno a noi. Esempio: il mondo creato in 7 giorni e lo studio del movimento dei corpi celesti per misurare il tempo, prevedere le stagioni (agricoltura) e far un calendario. La numerologia (1, 3, 666, 12, 144, ecc.). 40 settimane di una gravidanza dà alla luce nuova vita. Così Gesù si prepara ad una nuova vita, Mosè, ecc.
Le prassi penitenziali
Non mangiare carne venerdì. Allora posso mangiare caviale, ostriche ecc... E perché il venerdì e non il lunedì?
I fioretti
Le opere buone: digiuno, elemosina, preghiea. Comuni a tutte le grandi religioni: nell'islam tre dei cinque pilastri; praticato dagli ebrei; ripreso e corretto da Gesù (Mt 6, 1-18) per i cristiani. Ma allora forse corrispondono a qualche bisogno antropologico profondo, a qualche esigenza dell'uomo?
Il personalismo e la costituzione dell'uomo. La persona è "costituita" (ontologico e dinamico) da quattro relazioni fondamentali: con se, con le cose, con Dio e con gli altri.
Analisi dei quattro rapporti e come sono costitutivi della persona. Rapporto con gli altri: genitori, patrimonio genetico, educazione, comportamento, attitudini e attegiamenti non espliciti; marito-moglie; maestro-discepolo. Rapporto con se stessi: il proprio fisico, la propria storia, il proprio passato e presente, i rimpianti,... Con Dio: questione di vita o di morte (senso biblico), destino o Provvidenza, Giudice severo e Padre buono,... Con le cose, gli eventi: quale ambizioni, quale desiderio,...
Mettere in relazione i quattro rapporti con le tre opere buone: riequilibrare i rapporti. Non essere dominati dalle cose, ma dominare le cose (digiuno). Ristabilire un corretto rapporto con gli altri, da io a tu (elemosina): non dare elemosina, ma accogliere l'altro nella mia vita. Il rapporto con Dio (preghiera). Tutto incide sul rapporto con noi stessi. Segue una preghiera che esprime molto bene l'intreccio di tutti questi rapporti.
Preghiere
“Tu mi ami cosi come sono”
Signore, riconciliami con me stesso.
Come potrei incontrare e amare gli altri
se non mi incontro e non mi amo più?
Signore, tu che mi ami cosi come sono
e non come mi sogno,
aiutami ad accettare la mia condizione
di uomo limitato ma chiamato a superarsi.
Insegnami a vivere
con le mie ombre e le mie luci,
con le mie dolcezze e le mie collere,
i miei sorrisi e le mie lacrime,
il mio passato e il mio presente.
Fa’ che mi accolga come tu m’accogli,
che mi ami come tu mi ami.
Liberami dalla perfezione che mi voglio dare,
aprimi alla santità che vuoi accordarmi.
Risparmiami i rimorsi di Giuda,
che rientra in se stesso per non uscirne più,
spaventato e disperato di fronte al peccato.
Accordami il pentimento di Pietro,
che incontra il silenzio del tuo sguardo
pieno di tenerezza e di pieta.
E se devo piangere, non sia su me stesso
ma sul tuo amore offeso.
Signore, tu conosci la disperazione
che rode il mio cuore,
il disgusto di me stesso,
che proietto sempre sugli altri!
La tua tenerezza mi faccia esistere
ai miei stessi occhi!
Vorrei spalancare la porta della mia prigione
che io stesso chiudo a chiave!
Dammi il coraggio di uscire da me stesso.
Dimmi che tutto è possibile per chi crede.
Dimmi che posso ancora guarire,
nella luce del tuo sguardo e della tua parola.
(M. Hubaut)
Un racconto sul tempo per la preghiera
Un discepolo si reca dal suo maestro spirituale e gli obietta: "Una volta hai detto che dinanzi a Dio vale più il dono della vita che quello delle parole, che Egli vuole tutto il tempo della mia vita e non solo alcune ore. Sarà mai dunque cosa buona pregare con parole e osservare tempi di preghiera?".
Il maestro risponde: "Uno sposo dice alla sua sposa" 'Ho molto da fare. Ma tutto quello che faccio, lo faccio per te!' I due però non trovarono tempo per parlare insieme. E quando accadde che si incontrarono, non seppero dirsi più nulla. Chi ha solo parole per l'altro, non ha cuore per lui. Ma chi ha cuore per l'altro, ha anche parole per lui. Chi con l'altro trascorre solo il tempo, non lo ama. Ma chi ama l'altro gli dona anche il tempo".
Gandhi sulla preghiera
Io non sono un uomo di lettere o di scienza.
Io pretendo umilmente
di essere un uomo di preghiera.
E' la preghiera che ha salvato la mia vita.
Senza la preghiera, da molto tempo
avrei perso la ragione.
Se non ho perduto la pace dell'anima,
nonostante tutte le prove,
è perché questa pace viene dalla preghiera.
Si può vivere qualche giorno
senza mangiare,
ma non senza pregare.
La preghiera è la chiave del mattino
e il catenaccio della sera.
La preghiera è l'alleanza santa
tra Dio e gli uomini
per ottenere di essere liberati
dalle grinfie del principe delle tenebre.
Dobbiamo fare una scelta:
o allearci con le forze del male
o, al contrario, con le forze del bene.
Ecco la mia testimonianza personale;
chiunque faccia l'esperienza
troverà che la preghiera quotidiana
aggiunge qualche cosa di nuovo alla sua vita,
qualche cosa che non ha un equivalente in null'altro.
(Gandhi)